In vista dell’approssimarsi delle festività natalizie riteniamo utile ricordare che la norma in oggetto prevede che non concorrono a formare il reddito dei lavoratori dipendenti il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati sino al limite di euro 258,23 per ciascun periodo di imposta. Se il limite viene superato tutto l’importo perde l’esonero da tassazione e concorre a formare il reddito del dipendente. Nell’ambito delle erogazioni liberali in natura rientrano, oltre al classico dono natalizio, i buoni di acquisto, che consentono di effettuare acquisti presso negozi convenzionati. Possono quindi essere una modalità interessante per riconoscere al dipendente un “bonus”, nel limite dell’importo di euro 258,23, in totale esenzione di imposta.
L’esclusione dal reddito opera anche se la liberalità è corrisposta ad un solo dipendente, non essendo richiesto (come era in passato) che sia concessa in occasione di festività o ricorrenze e alla generalità o a categorie di dipendenti.
Ricordiamo che invece le erogazioni in denaro sono sempre soggette a tassazione qualunque sia l’importo riconosciuto al dipendente.