Con la norma in oggetto vengono modificati gli articoli 10-bis e 10-ter del D.Lgs 74/2000 in tema di sanzioni penali conseguenti al mancato pagamento di ritenute e IVA. La nuova norma prevede che è punito con la reclusione da sei mesi a 2 anni chiunque non versa, entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale (IVA e 770) ritenute risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituiti per un ammontare superiore a euro 150.000 o IVA per un ammontare superiore a euro 250.000. La novità riguarda il differimento del termine in cui si realizza la fattispecie penale. Il mancato versamento delle somme indicate in precedenza comportava il reato nello stesso anno di presentazione della dichiarazione annuale. Ad esempio il mancato versamento di ritenute per un importo superiore a euro 150.000 nell’anno 2023 sarebbe divenuto penale con la norma precedente il 31/10/2024 ed il mancato versamento di IVA per un importo superiore a 250.000 euro sarebbe divenuto penalmente rilevante il 27/12/2024, mentre ora entrambi divengono rilevanti il 31/12/2025.
La norma prevede inoltre che, ove prima di tale termine, il contribuente proceda ad avviare una rateazione degli importi dovuti il reato penale permane solo se si decade dalla rateazione e il debito residuo è superiore a 50.000 euro per le ritenute e a 75.000 euro per l’IVA.