Confermate le agevolazioni in tema di welfare aziendale per gli anni 2025-2026-2027 (art. 1, commi 390-391, Legge 207/2024)

Con la norma in oggetto viene confermata la norma che consente di non far concorrere al reddito del lavoratore dipendente il valore dei beni e dei servizi ceduti gratuitamente dal datore di lavoro agli stessi, nonché le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche dell’acqua, energia elettrica e gas e delle spese per la locazione dell’abitazione principale o per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale entro il limite complessivo di 1.000 euro per ciascun anno (aumentato a 2.000 euro nel caso di figli a carico).

Il lavoratore dipendente con figli che intende usufruire dell’incremento del limite a 2.000 euro deve rilasciare al datore di lavoro apposita dichiarazione di averne diritto indicando il codice fiscale dei figli a carico.

I datori di lavoro possono dare attuazione alla norma a patto di darne informativa preventiva alle organizzazioni sindacali ove presenti.

Si tratta quindi di una riproposizione dell’agevolazione già prevista per l’anno 2024. La novità rispetto al passato riguarda l’arco temporale triennale che viene già definito e che consente quindi una migliore organizzazione delle aziende su questo fronte.