Con la norma in oggetto si è intervenuti nuovamente sul limite delle erogazioni liberali in natura per l’anno 2022 (si veda quanto riportato nella precedente circolare informativa del 05/09/2022). In particolare tale limite viene innalzato per il solo anno 2022 a euro 3.000,00 (da 600 euro). Si tratta indubbiamente di una opportunità per i datori di lavoro che vogliano riconoscere ai propri dipendenti un reddito aggiuntivo senza che questo sia gravato da imposte e contributi.
Autore: wp_1162063
ITS Academy: credito di imposta riconosciuto per le erogazioni liberali in denaro (art. 4, comma 6, Legge 15/07/2022 n. 99, Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 414366/2022 e risoluzione Agenzia delle Entrate n. 68 del 18/11/2022)
La norma in esame ha introdotto a partire dall’anno 2022 un credito di imposta del 30% per le erogazioni liberali effettuate in favore degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) ora ITS Academy (aumentato al 60% qualora l’erogazione sia effettuata in favore di un ITS Academy operante in una provincia con tasso di disoccupazione superiore a quello medio nazionale) a condizione che il versamento sia stato effettuato con strumenti finanziari tracciabili (no contante).
Il credito di imposta è utilizzabile in tre rate annuali di pari importo a partire dall’anno in cui è effettuato il versamento. Per i soggetti non titolari di reddito di impresa l’utilizzo può avvenire o in dichiarazione dei redditi o mediante compensazione nei modelli F24; per i titolari di reddito di impresa l’utilizzo può avvenire invece unicamente mediante compensazione nei modelli F24. A tal fine è stato istituito il codice tributo 6992, da esporre nella sezione ERARIO del modello F24 indicando nel campo “anno di riferimento” l’anno di imposta nel quale sono state effettuate le erogazioni liberali.
L’eventuale ammontare del credito di imposta non fruito nei tre anni può essere fruito nei periodi di imposta successivi.
Il credito di imposta non rileva ai fini delle imposte sui redditi e ai fini IRAP e non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste a fronte delle medesime erogazioni.
Le fondazioni ITS Academy sono tenute a destinare le risorse così ricevute con priorità al sostegno al diritto allo studio, incluse le borse di studio previste all’art. 5, comma 4 della Legge, nonché alla contribuzione per le locazioni di immobili abitativi agli studenti residenti in luogo diverso rispetto a quello nel quale sono ubicati gli immobili locati. Questo vincolo non si applica alle donazioni, ai lasciti, ai legati e agli altri atti di liberalità disposti da enti o da persone fisiche con espressa destinazione ad incremento del patrimonio della fondazione ITS Academy.
ITS Academy: deducibilità delle rette di frequenza e delle erogazioni liberali da parte degli iscritti ai corsi (art. 15, comma 1, lett. e) TUIR e Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 414366/2022)
Agli iscritti ai percorsi formativi degli ITS Academy è riconosciuta la detraibilità dall’Irpef delle rette di frequenza pagate con strumenti finanziari tracciabili, in sede di dichiarazione dei redditi ai sensi di quanto previsto dall’art. 15, comma 1, lett. e) del Testo Unico sulle imposte sui redditi. Analogamente detraibili dalle imposte sono le erogazioni liberali effettuate con strumenti finanziari tracciabili finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e universitaria e all’ampliamento dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. i-octies) del TUIR.
ITS Academy: possibilità di riscattare ai fini pensionistici il periodo di frequenza ai percorsi formativi realizzati dagli ITS Academy (art. 4, comma 9 Legge 15/07/2022 n. 99 e Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 414366/2022)
Gli iscritti ai percorsi formativi realizzati dagli ITS Academy possono riscattare ai fini pensionistici, ricorrendo le condizioni previste dal decreto legislativo 30/04/1997 n. 184, il periodo di frequenza degli stessi. I contributi versati a tale scopo sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi quali oneri detraibili nella misura del 19%.
IMU dei coniugi, la Consulta cancella i limiti alle esenzioni (Sentenza n. 209/2022 Consulta)
Con la sentenza in esame la Corte Costituzionale ha sancito che la norma che impediva a due coniugi (o alle persone partecipi di una unione civile) di godere dell’esenzione da IMU per entrambe le abitazioni ove dimorassero in due abitazioni diverse è contraria alla Costituzione. Prima di tale sentenza quindi nel caso i coniugi dimorassero in due abitazioni differenti dovevano scegliere su quale delle due abitazioni godere dell’esenzione da IMU. Ora, dopo questa sentenza l’esenzione IMU è applicabile a entrambe le abitazioni, a patto ovviamente di poter dimostrare l’effettiva dimora abituale nei due differenti immobili. La sentenza ricorda infatti che l’esenzione non si estende alle “seconde case” sulle quali i Comuni hanno il potere di verificare attraverso la consultazione dei dati delle utenze l’effettivo utilizzo delle abitazioni e quindi il diritto ad usufruire dell’esenzione da IMU.