Bando Nuova Impresa 2025 Regione Lombardia

Regione Lombardia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, ha approvato un bando che intende sostenere l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto nel limite del 50% sui costi connessi alla creazione alle nuove imprese, nel limite massimo di euro 10.000.

Possono partecipare al bando le micro, piccole e medie imprese  che hanno aperto una nuova attività in Lombardia a decorrere dal 01/06/2024 e sono iscritte al Registro delle Imprese da tale data e ai lavoratori autonomi che hanno aperto la propria posizione IVA a partire dal 01/06/2024.

Le domande potranno essere presentate a partire dal mese di gennaio 2025 secondo i termini e le modalità che verranno definiti in seguito.

Riportiamo per gli interessati il link a cui fare riferimento:

https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioAvviso/servizi-e-informazioni/imprese/imprese-manifatturiere-artigiane-e-di-servizi/nuova-impresa-2025/nuova-impresa-2025

Lo Studio è a disposizione degli interessati per fornire assistenza sul tema.


Beneficio di 100 euro ai lavoratori dipendenti in possesso di determinati requisiti (art. 2-bis DL 113/2024 e circolare n. 19/E/2024 Agenzia delle Entrate)

I lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato, in possesso dei seguenti requisiti:

  • Reddito complessivo non superiore a 28.000 euro (non si tiene conto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e a quello delle relative pertinenze);
  • che ha il coniuge (non legalmente ed effettivamente separato) fiscalmente a carico oppure fa parte di un nucleo familiare c.d. monogenitoriale (si veda la circolare dell’Agenzia per le casistiche);
  • Con almeno un figlio, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato;
  • Con una imposta lorda superiore alla detrazione spettante per i redditi di lavoro dipendente,

possono richiedere al proprio datore di lavoro di erogare nella busta paga della tredicesima mensilità una indennità di 100 euro, da rapportare al periodo di lavoro.

L’indennità non concorre alla formazione del reddito complessivo del lavoratore dipendente.

Per averne diritto il lavoratore dipendente deve rilasciare al datore di lavoro una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale deve attestare di avere diritto all’indennità, indicando il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico o dei soli figli in caso di nucleo familiare c.d. monogenitoriale. Inoltre, ove il lavoratore nel corso del 2024 ha svolto attività di lavoro dipendente con datori di lavoro diversi, deve presentare al datore di lavoro a cui chiede di erogare l’indennità le certificazioni uniche riferite ai precedenti rapporti di lavoro, al fine del corretto calcolo del quantum spettante.

Le somme erogate dal datore di lavoro a titolo di indennità sono da questi recuperate nel modello F24.

In alternativa alla procedura descritta il lavoratore può ottenere l’indennità, ove ne abbia i requisiti, in sede di dichiarazione dei redditi 2025 relativa all’anno 2024. Allo stesso modo il lavoratore che abbia ricevuto nella tredicesima mensilità l’indennità non avendone diritto dovrà restituirla in sede di dichiarazione dei redditi.


Contributo Comune di Milano per negozi e botteghe di quartiere delle zone di Ripamonti, Angilberto e Lodi

Il Comune di Milano e la CCIAA di Milano, Monza e Brianza hanno indetto un bando diretto a sostenere progetti imprenditoriali realizzati in un locale commerciale con vetrina su strada e accesso diretto da pubblica via nelle zone di Ripamonti, Angilberto e Lodi come meglio identificate dalla piantina pubblicata all’interno dell’avviso. Il bando si articola in due linee di intervento: Linea 1 – vetrine chiuse a cui sono destinati 500.000 euro per la riattivazione di locali commerciali sfitti o inutilizzati e la Linea 2 – vetrine aperte per il rafforzamento delle attività economiche esistenti a cui sono destinati altri 500.000 euro.

Possono presentare la domanda le micro e piccole imprese e gli aspiranti imprenditori che presentino un progetto di investimento di importo compreso tra 10.000 e 60.000 per la Linea 1 e tra 10.000 e 40.000 per la Linea 2 a fronte dei quali verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto per il 50% dell’importo dell’investimento riconosciuto e un finanziamento a tasso agevolato per un importo pari al 25% dell’investimento riconosciuto. L’ulteriore 25% dovrà essere coperto con risorse finanziarie proprie del proponente.

La domanda va presentata entro il prossimo 15/11/2024.

Per gli interessati riportiamo di seguito il link all’avviso in oggetto:

https://servizi.comune.milano.it/en/dettaglio-contenuto/-/asset_publisher/pqxq/content/negozi-e-botteghe-di-quartiere-zona-ripamonti-angilberto-lodi


Contributo Comune di Milano in favore degli Enti del Terzo Settore per la realizzazione di progetti innovativi (Abitare il quartiere e Progetti Innovativi nei quartieri Niguarda e San Sito)

Il Comune di Milano ha pubblicato due avvisi destinati a Enti del Terzo Settore interessati a realizzare progetti innovativi di promozione e inclusione sociale a favore dei cittadini e delle cittadine che vivono in aree di Milano caratterizzate da situazioni di marginalità e fragilità economico e sociale. Per entrambi i bandi le domande devono essere presentate entro il prossimo 09/12/2024.

Per gli interessati riportiamo di seguito il link ai due avvisi in oggetto:

https://www.comune.milano.it/-/casa.-oltre-700mila-euro-per-progetti-di-inclusione-sociale-nei-quartieri-erp-online-due-bandi


Verifica limite numero massimo lavoratori assunti con contratto a tempo determinato o con contratto di somministrazione a tempo determinato (art. 23 e 31, comma 2 D.Lgs 81/15)

Vi ricordiamo che la norma in oggetto prevede che, salvo diversa disposizione dei contratti collettivi di lavoro, non possono essere assunti lavoratori a tempo determinato in misura superiore al 20% del numero dei lavoratori assunti a tempo indeterminato al 1 gennaio di ciascun anno e, novità introdotta dal cosiddetto decreto dignità, al 30% del numero dei lavoratori assunti a tempo indeterminato al 1 gennaio di ciascun anno, considerando anche le persone assunte con contratto di somministrazione a tempo determinato. In funzione dell’approssimarsi del nuovo anno è quindi opportuno per tutti coloro che hanno lavoratori assunti a tempo determinato e interinali verificare il rispetto di tale limite. Le sanzioni previste nel caso di superamento delle due soglie indicate sono infatti estremamente elevate.